Benvenuti alle Lofoten!

Benvenuti alle Lofoten.. o forse no? Un inizio vacanza indimenticabile.. a dir poco challenging!
Partenza dalla val di Fassa alle 5.30, non vogliamo mica rischiare di perdere il volo: bisogna sempre calcolare il possibile investimento di un capriolo, una gomma bucata e il navigatore il tilt. E se la legge di Murphy non sbaglia… a noi capitano tutte e tre!
Peggio di così non può andare e invece a Oslo perdiamo la coincidenza per Evenes. Ma non c’è un male che non sia un bene, scopriamo di aver noleggiato la macchina all’aeroporto sbagliato. Fortunatamente le quattro ore di attesa per il volo successivo, ci permettono di recuperare la mitica Auris ibrida nell’aeroporto giusto e ad un prezzo più basso. Top!
Altre due ore di macchina sotto la neve e la pioggia, ma alle 2 di notte siamo nell’accogliente e calda cabina del Feriensenter a Svolver: mai un materasso alto quattro centimetri ci è parso così comodo!
Le montagne qui non sono alte, ma regalano scorci sul mare mozzafiato. Il tempo non è dei migliori, cominciamo con una gita facile sul Torksmannen, per scaldare le gambe e alzare l’adrenalina. Le previsioni per domani sono ottime, l’entusiasmo è al massimo.
Vedere il cielo azzurro non ci sembra vero: Geitagaljen sei nostro! Inutile ripetere che il panorama è magnifico… ieri ha nevicato, non potremmo chiedere di meglio. Siamo in tanti con lo stesso obbiettivo oggi, ma non importa, qui c’è spazio a volontà e riusciamo a tracciare la nostra linea nel canale sud senza incontrare anima viva. Non abbiamo chiaramente calcolato la passeggiatina di un’ora e mezza per tornare alla macchina, ma che c’importa! Dopo una discesa così niente ci può alterare… siamo al settimo cielo!
White Spirit porta sempre con sé venti centimetri di neve fresca… adesso però può tornare a splendere il sole! Non ci fidiamo troppo delle previsioni e dopo aver percorso la Gran Fondo saliamo sul Varden. La visibilità è sempre ai minimi termini, intravediamo il fjordo sotto di noi per venti secondi, poi è il momento di scendere, ripercorrere la Gran Fondo e raggiungere la macchina: questo è fitness!
Facciamo un giretto in centro e ci concediamo anche due birre alla modica cifra di 20 €… That’s Norway! (Almeno sono buone!) Tutto tace, non c’è musica, non c’è gente… che fanno questi norvegesi tutto il giorno oltre ad appendere merluzzo ovunque e ad accendere lucette sulle finestre? Torniamo alla nostra cabin e non ci smentiamo, cuciniamo una super pasta da veri italiani. Studiamo la gita per domani, sperando che il meteo sia più clemente.
Non ci facciamo spaventare dalla pioggia: un buon goretex, cappuccio e avanti verso il Rundfjellet. Nonostante la pessima visibilità, riusciamo a farci una bella sciata e siamo felici!
Il meteo torna a sorriderci e ci regala due giornate stupende che dedichiamo allo Kvittinden e allo Himmelndenn. Gita breve la prima, ma con una discesa fantastica conclusasi a pochi metri dal mare. Il secondo giorno invece ci spostiamo sulla Wesvagoia e raggiungiamo la vetta più alta dell’isola. Ci piace talmente tanto che scendiamo per un bel canale, risaliamo in cima e scendiamo anche dall’altra parte. Un avvicinamento lunghissimo tra i muschi, la neve non perfetta, ma ci tornerei anche domani! Invece no il giorno dopo è la volta dello Stauren… forse l’uscita più bella di questa vacanza.
Mentre ci facciamo riscaldare dagli ultimi raggi di sole alle 9 di sera, torniamo con la mente sullo Stauren. Una gita stupenda quella di oggi: salita avvincente e discesa perfetta in un ambiente selvaggio lontano dalla civiltà. Penultimo giorno direi straordinario!
Dopo dieci giorni così tornare a casa è sempre difficile. Un’avventura che non credo dimenticherò presto, ma nel dubbio ripartirei domani!

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